La signora Morgenstern e il tradimento by Marcel Huwyler

La signora Morgenstern e il tradimento by Marcel Huwyler

autore:Marcel Huwyler [Huwyler, Marcel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Emons
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


14

La mattina successiva Miguel e Violetta si incontrarono nei locali della commissione speciale. Avevano entrambi la sensazione di non essersi visti per settimane.

Violetta si accorse che Miguel aveva un odore insolito. Non si trattava di un profumo nuovo, non era qualcosa vaporizzato in superficie. L’odore risiedeva in profondità, nei pori della sua pelle. Aveva usato un docciaschiuma diverso. Molto delicato, molto floreale. Molto poco maschile.

E aveva ancora quel sorriso enigmatico sul viso, come uno che gioca con gli altri a un gioco di cui lui solo sa le regole.

Prima di tutto il caffè. Bollente, nero, forte. Almeno in quello erano ancora una sola anima.

Poi si misero al lavoro. Sul tavolo avevano una lista di tutti i partecipanti alla conferenza della GESA a Vienna. Ora dovevano stilare un profilo di tutte quelle persone. Passarle ai raggi X. A causa di uno di loro Engel si era tramutato in un pazzo omicida.

Avevano interrogato il concierge dell’Hotel Sacher per sapere con chi il signor Engel avesse avuto un lungo incontro. Ma l’uomo o non riusciva davvero a ricordarsene, o era un ottimo concierge, che sapeva tenere la bocca chiusa.

Così era necessario mettere tutti sotto la lente d’ingrandimento. I ventiquattro Paesi membri della GESA si erano recati tutti sul posto con ministri e squadre di collaboratori piuttosto numerose. In via del tutto eccezionale aveva partecipato perfino qualche capo di Stato. Trecentoundici persone in totale.

Violetta guardò ogni foto ritratto memorizzando i volti. Un giochetto da nulla per il suo cervello da insegnante. Lei e Miguel concordarono sul fatto che Engel aveva probabilmente incontrato solo pezzi grossi, dirigenti o funzionari con forti poteri decisionali.

“Solo uomini importanti,” disse Miguel.

“E nessuna donna non importante,” aggiunse Violetta godendosi lo sguardo contrariato di Miguel.

Restrinsero la cerchia dei possibili contatti a ministri, segretari di Stato e segretari generali. Numeri uno dotati di conoscenze, potere e sangue freddo per comunicare a Engel informazioni esplosive o scioccanti.

Rimanevano settantadue nomi.

Miguel e Violetta sviscerarono la vita di quelle persone per ore. Foto, curriculum vitae, carriera. E ancora una volta Violetta memorizzò tutti i dati, mentre Miguel si soffermava sulle anomalie o le interruzioni nei curriculum. Alla fine li avevano passati in rassegna tutti ma non avevano trovato nulla. Niente di evidente, niente di eccitante, non una traccia. E anche all’animale selvaggio che stava dentro Violetta da sette milioni di anni non si rizzò neppure un pelo sulla nuca.

***

Il pacco era stato consegnato per posta ed era grande quanto un mobile porta tv. Con l’aiuto di un paio di forbici da cucina Felicitas aprì le ali dello scatolone chiuso con il nastro adesivo. Tirò fuori i mucchietti di carta velina accartocciati che si trovavano sopra e ai lati a scopo di imbottitura.

All’interno della confezione c’era qualcosa in tessuto. Morbido. Imbottito. Colorato. Una bambola? Infilò la mano, afferrò la cosa e la estrasse lentamente. Era davvero una bambola. Grande come un bambino.

Grande come Zalina.

Sul volto della bambola era attaccata una foto. La foto stampata del viso di una bambina, incollata su un pezzo di cartone, ritagliata con un taglierino e fissata alla testa della bambola con un elastico.



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